Stazione di Cansano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cansano
stazione ferroviaria
Un treno turistico percorre l'impianto
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCansano
Coordinate41°59′51.72″N 14°01′21″E / 41.9977°N 14.0225°E41.9977; 14.0225
Altitudine948 m s.l.m.
Lineeferrovia Sulmona-Carpinone
Storia
Stato attualeIn uso per traffico turistico
Attivazione1892
Soppressione2002
Riattivazione2017
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari1
GestoriRete Ferroviaria Italiana
OperatoriFondazione FS Italiane

La stazione di Cansano è una fermata ferroviaria della ferrovia Sulmona-Isernia a servizio dell'omonimo comune[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Cansano entrò in servizio il 18 settembre 1892, come capolinea provvisorio del tronco ferroviario da Sulmona; nel 1897 venne attivato il prolungamento in direzione di Isernia[2]. Conserva ancora la rimessa ad un solo binario in cui terminava il binario prima del completamento del tronco fino ad Isernia[1]. Nel periodo tra il 1892 e 1897 da qui partiva una ferrovia di cantiere a scartamento ordinario con alcuni tratti a cremagliera che giungeva fino a Roccaraso[3]. Questa ferrovia aveva un percorso differente da quello contemporaneo: per un breve tratto era attiguo alla linea contemporanea, per poi distaccarsi da essa nei pressi della galleria "Girone"[3]. Da qui con un tratto a cremagliera tagliava l'ansa di Campo di Giove per poi affiancarsi alla linea contemporanea nei pressi del km 33[3]. Questa linea provvisoria aveva lo scopo di portare materiale al Quarto Santa Chiara dove erano presenti notevoli difficoltà da superare: la costruzione delle gallerie artificiali paravalanghe, il clima inclemente che permetteva poche settimane di lavoro all'anno e soprattutto lo scavo della galleria "Maiella", lunga galleria di valico[3]. Nel luglio 1990 la stazione di Cansano venne declassata al rango di fermata impresenziata, previa rimozione del binario di precedenza; venne infine soppressa nel dicembre 2002[4]. La stazione è stata riattivata il 16 luglio 2017 da Rete Ferroviaria Italiana[5].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è gestita da Rete Ferroviaria Italiana[1]. L'impianto dispone di un fabbricato viaggiatori sviluppato su due livelli, con all'interno, al piano terra, la biglietteria e la sala d'attesa, mentre il piano superiore, dopo essere stato abitazione privata[1], dal 2002 è gestito dall'ente parco nazionale della Maiella, così come lo sono anche gli altri fabbricati minori adiacenti ad esso[6]. Il piazzale era composto da tre binari: il binario 1 costituiva il binario di precedenza, il binario 2 costituiva il binario di corsa e il binario tronco serviva lo scalo merci[1]. Il binario 1 e il binario tronco sono stati smantellati negli anni novanta a causa del declassamento al rango di fermata, lasciando presente in stazione quindi solo il binario 2[1].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

A partire dalla sua soppressione, avvenuta nel 2002, non vi veniva più effettuato il servizio viaggiatori, ragion per cui lo scalo veniva solo attraversato dai treni[7]. Il 16 luglio 2017 l'impianto è stato ripristinato da Rete Ferroviaria Italiana[5] e viene occasionalmente servito dai treni turistici di Fondazione FS Italiane operativi lungo la linea dal 2014, nonché dai rotabili addetti ai lavori di manutenzione ordinaria[8].

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione dispone dei seguenti servizi[1]:

  • Biglietteria a sportello
  • Sala d'attesa

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]